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COMUNICATO STAMPA
In riferimento all’articolo “ACQUA POTABILE STANGATA DEL CORDAR TRIPLICATE LE BOLLETTE”, apparso sulla sezione
“Biella e Provincia” del quotidiano “LA STAMPA” del 18 novembre 2016, la scrivente Società ritiene opportuno e
doveroso precisare quanto segue.
Pur non avendo a disposizione i documenti da cui sarebbero stati estratti i dati di costo e consumo citati nell’articolo
in questione e che, secondo quanto riferito, dimostrerebbero la triplicazione del costo del servizio erogato da CORDAR
SpA Biella Servizi, sembra intuitivo ed evidente che qualsiasi ragionamento effettivamente finalizzato a comprendere,
valutare e trarre conclusioni sul costo del servizio non possa che partire dall’analisi puntuale della tariffa e delle altre
variabili che, nei singoli casi, portano alla determinazione dell’importo complessivamente esposto in bolletta
(consumo, periodo di riferimento della bolletta, eventuali ulteriori costi legali alla morosità, come di seguito meglio
precisato).
Non utilizzare tale ragionamento, può portare al paradossale risultato di giungere a definire come “stangata” quella
che, in realtà, è una riduzione del costo del servizio.
Si propone di seguito, al fine di sollecitare un ragionamento corretto, nei termini sopra riportati, il raffronto delle voci
tariffarie relative agli anni 2015 e 2016 (le voci tariffarie di seguito elencate sono verificabili su ciascuna bolletta
nonché sul sito della Società).

voce anno 2015 anno 2016    %
tariffa acquedotto mc 0,927 0,89 -4%
tariffa fognatura mc 0,374 0,359 -4%
tariffa depurazione mc 0,658 0,632 -4%
quota fissa aquedotto/anno 20,236 19,427 -4%
quota fissa fognatura/anno 8,672 8,325 -4%
quota fissa depurazione/anno 5,781 5,55 -4%

 

Il raffronto sopra riportato conferma, pertanto, la riduzione del 4% della tariffa, complessivamente considerata (voci
variabili e voci fisse), deliberata dalla Società, d’accordo con i Comuni Soci, per l’anno 2016.
L’importo esposto in bolletta dipende esclusivamente dai metri cubi consumati nel periodo di fatturazione,
quest’ultimo non sempre perfettamente coincidente da un anno all’altro.
Ovviamente, se il periodo di fatturazione 2016 risulta più esteso rispetto a quello di altra bolletta emessa e trasmessa
nell’anno 2015, la somma fatturata potrà essere maggiore per il solo motivo che si riferisce ad un periodo più lungo ed
a maggiori consumi, rilevati o stimati sulla base della media dei consumi degli anni precedenti.
Analogamente, i “costi fissi” vengono fatturati in proporzione al periodo di riferimento della bolletta e, pertanto, se il
periodo di fatturazione 2016 risulta più esteso rispetto a quello di altra bolletta emessa e trasmessa nell’anno 2015, la
somma fatturata per “costi fissi” sarà proporzionalmente maggiore.
Il tutto, lo si ribadisce, non incide minimamente sul costo annuo del servizio che, come detto, risulta inferiore del 4%
rispetto a quello del 2015.

 

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